Quale filato scegliere?

Articoli generici

CalzeNoi2-Calzini, quale filato scegliere

Cotone elasticizzatou00a0per una maggiore aderenza alla gamba ed evitare che scivoli,u00a0cotone e cachemire (o lana e cachemire)u00a0per lu2019inverno, morbidi e caldi senza il rischio di farli rovinare durante i lavaggi, e poiu00a0i filati preziosi: seta e filo di scozia, sicuramente piu00f9 leggeri e adatti alle stagioni miti.u00a0

La seta u00e8 il must per le situazioni eleganti, laddove si vuole colpire lu2019occhio con un filato leggero che si riconosce a vista piu00f9 che con il colore, di sicuro effetto sotto un outfit da cerimonia o comunque importante (da usare anche per lu2019inverno).

Discorso simile per ilu00a0filo di scozia, un filato pregiato derivante dal cotone, lavorato in modo particolare dal risultato lucido e resistente. Eu2019 un filato estremamente piacevole al contatto con la pelle, in quanto per la sua struttura contribuisce alla traspirazione.

3/10 Lanzichenecchi: tiranni e modaioli

Storia e curiositu00e0 della calza 3/10

Calze Noi2 storia della calza n.3

I Lanzichenecchi apportarono unu2019ulteriore trasformazione alla moda maschile. Infatti modificarono la loro divisa accorciando le brache al ginocchio, mettendo cosu00ec in mostra calze variopinte assicurate al ginocchio da nastri colorati. Questa nuova mode ebbe un successo strepitoso e diede un nuovo assetto alla linea dellu2019abito maschile.

Con lu2019avanzare del XVII secolo lu2019abbigliamento smorzu00f2 i suoi toni e le brachette appariscenti, colorate, bombate furono abbandonate a favore di pantaloni piu00f9 aderenti, sobri e meno colorati, sotto i quali anche le calze ridussero la varietu00e0 dei colori. Con il dominio degli Spagnoli, tutto acquista toni piu00f9 cupi e prevale il color nero. Il Settecento ridona vitalitu00e0 e leggerezza: le calze diventano candide come segno di ozio, di massima eleganza, di persone che fanno lavori u201cpulitiu201d.

2/10 Le calze all’epoca del Rinascimento

Storia e curiosità della calza 2/10

Perché nascessero le calze simili a quelle che conosciamo, aderenti al piede, si è dovuto attendere la lavorazione a maglia. Le fonti attestano che dal Cinquecento le “calze ad ago”, di seta, cominciarono a diffondersi presso le famiglie nobili. I ritratti d’epoca rinascimentale e dei secoli successivi mostrano com’erano le prime calze: fino al polpaccio o addirittura lunghe fino alla vita. Simili agli attuali leggings o fuseaux, questi modelli erano soprattutto da uomo: piacevano perché evidenziavano i muscoli della gamba e divennero un capo importante abbinato alle tuniche, alle gonne, alle camicie lunghe. Colori sgargianti e linee attillate fecero della calza un indumento per esaltare la vanità maschile e lanciare espliciti richiami sessuali.

Pare che le prime calze di seta apparse in pubblico furono quelle che Enrico, futuro Enrico II di Francia, indossò al suo matrimonio con Caterina de’ Medici, nel 1533. Erano calze ai ferri, lavorate a mano. Solo nel 1589 venne realizzata la prima macchina per fare le calze, ad opera del reverendo William Lee di Cambridge.

1/10 – Quando comparvero le prime calze

Storia e curiosità della calza 1/10

Il bisogno di coprire gambe e piedi, per proteggere il corpo dal freddo ed evitare vesciche nell’indossare le scarpe, è sempre esistito. Le immagini ritrovate presso popoli antichi come i Sumeri e i popoli italici prima di Roma, lo testimoniano.
Gli antichi non avevano calze, ma usavano lembi di stoffa. All’epoca dei Sumeri le calze erano lunghi gambali di tela che comprendevano anche il piede, sotto il quale era sistemata una suola di cuoio. Durante l’epoca greco-romana contadini, soldati e gladiatori indossavano fasce arrotolate attorno alla gamba e assicurate da cinturini o legacci di cuoio, privi di suola.

Le fasce si chiamavano “tibialia” se arrivavano al ginocchio, o “feminalia” se salivano sulla coscia: per capirci, dovevano somigliare alle “mollettiere” usate dai soldati europei durante la prima Guerra Mondiale.
La nascita della calza interpretata con lo spirito moderno parrebbe risalire al Medioevo, quando si cominciò a lavorare la seta anche per questo indumento.