Storia e curiosità della calza 1/10

Il bisogno di coprire gambe e piedi, per proteggere il corpo dal freddo ed evitare vesciche nell’indossare le scarpe, è sempre esistito. Le immagini ritrovate presso popoli antichi come i Sumeri e i popoli italici prima di Roma, lo testimoniano.
Gli antichi non avevano calze, ma usavano lembi di stoffa. All’epoca dei Sumeri le calze erano lunghi gambali di tela che comprendevano anche il piede, sotto il quale era sistemata una suola di cuoio. Durante l’epoca greco-romana contadini, soldati e gladiatori indossavano fasce arrotolate attorno alla gamba e assicurate da cinturini o legacci di cuoio, privi di suola.

Le fasce si chiamavano “tibialia” se arrivavano al ginocchio, o “feminalia” se salivano sulla coscia: per capirci, dovevano somigliare alle “mollettiere” usate dai soldati europei durante la prima Guerra Mondiale.
La nascita della calza interpretata con lo spirito moderno parrebbe risalire al Medioevo, quando si cominciò a lavorare la seta anche per questo indumento.