Storia e curiosità della calza 2/10

Perché nascessero le calze simili a quelle che conosciamo, aderenti al piede, si è dovuto attendere la lavorazione a maglia. Le fonti attestano che dal Cinquecento le “calze ad ago”, di seta, cominciarono a diffondersi presso le famiglie nobili. I ritratti d’epoca rinascimentale e dei secoli successivi mostrano com’erano le prime calze: fino al polpaccio o addirittura lunghe fino alla vita. Simili agli attuali leggings o fuseaux, questi modelli erano soprattutto da uomo: piacevano perché evidenziavano i muscoli della gamba e divennero un capo importante abbinato alle tuniche, alle gonne, alle camicie lunghe. Colori sgargianti e linee attillate fecero della calza un indumento per esaltare la vanità maschile e lanciare espliciti richiami sessuali.

Pare che le prime calze di seta apparse in pubblico furono quelle che Enrico, futuro Enrico II di Francia, indossò al suo matrimonio con Caterina de’ Medici, nel 1533. Erano calze ai ferri, lavorate a mano. Solo nel 1589 venne realizzata la prima macchina per fare le calze, ad opera del reverendo William Lee di Cambridge.