
9/10 Calzini celebri
Storia e curiosità della calza
Calze Noi2 – Storia della calza 9
Per Andy Warhol non era insolito uscire con calze spaiate, e come lui altri pittori, attori e scrittori che per distrazione o per scelta aggiungevano questa piccola nota di eccentricità al loro abbigliamento. Tra le persone che al contrario erano molto meticolose nella scelta delle calze c’era Luigi XVI: vestendosi prima di andare al patibolo disquisiva con il suo cameriere Cléry sul colore delle calze da indossare. Le voleva di tono austero, adatto alla “seria” funzione cui erano destinate. L’aneddoto è tratto dal catalogo del “Piccolo Museo Storico della Calza” di Pilade Franceschi a Milano.
Tra le calze da uomo custodite nella raccolta c’erano quelle appartenute a Voltaire che amava sferruzzarsele a mano personalmente, e quelle dell’ammiraglio Nelson di cui si narra la visita al Franceschi dopo la battaglia di Tenerife in cui aveva perso un braccio. Al bottegaio che gli manifestava il rammarico per l’amputazione sembra che l’ammiraglio gli abbia detto: «Meno male per voi che non si è trattato di una gamba, se no ora avrei bisogno di metà delle calze che sto per acquistare».
L’attenzione per la calza non è una prerogativa del passato. Ronald Regan, ad esempio, al discorso inaugurale della presidenza degli Stati Uniti, ha voluto indossare un paio di calze ad intarsio da lui considerate un portafortuna.